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Nuraghe Albu di Genna ‘e Sarmentu (Baunei, Ogliastra)

Bacu dolcolce, al di qua il versante con Nuraghe Albu (visibile centro foto) al di la il versante dell’Altopiano del Golgo

Siamo nel limite nord occidentale dell’Altopiano del Golgo, l’estesa enclave basaltica racchiusa fra i calcari caratteristici del Supramonte marino di Baunei, bordeggiato dalla gola di Bacu Dolcolce che dopo poco più di un chilometro confluirà nel primo tratto della Codula Sisine; qui, sulla sponda sinistra della gola e in posizione dominante, è stato eretto il Nuraghe Albu, interamente realizzato con blocchi di basalto cavati localmente.

Nuraghe Albu di Genna ‘e Sarmentu, da sinistra: vista di Bacu Dolcolce verso sud, il Nuraghe è fra la vegetazione sulla sponda opposta; come appare lungo il sentiero, con parte del bastione davanti alla torre centrale; la torre centrale, o mastio, con un evidente grande crollo fra essa e il bastione; il lato orientale della torre centrale, completamente crollato

Del Nuraghe, nonostante i vistosi crolli che ne impediscono una chiara visione d’insieme, rimangono: il mastio, o torre centrale, attualmente crollato sul lato orientale e svettato per il cedimento della copertura a tholos; un bastione posizionato fra N e O rispetto al mastio, provvisto di un’apertura che da su un vano scale che discende in quella che poteva essere una piccola camera; una seconda torre a NO totalmente collassata; tratti di muro rettilineo che delimitavo probabilmente l’area sacra.

Nuraghe Albu: le due foto a sinistra si riferiscono alla sommità della torre centrale mancante della tholos, con il bellissimo ingresso con architrave; le due foto a destra si riferiscono all’apertura nel bastione che conduceva ad una sottostante camera

Nuraghe Albu è inserito in un contesto sia naturalistico che paesaggistico di estremo fascino; la bellissima gola di Bacu Dolcolce, nel tratto che costeggia l’altopiano del Golgo, si è impostata al contatto fra i basalti plio-pleistocenici della sponda destra, con i tipici contrafforti scuri praticamente a strapiombo, ed i ben più antichi calcari mesozoici della sponda sinistra, caratterizzati da un andamento meno acclive e dal colore bianco contrastante con le lave della sponda opposta.

Bacu Dolcolce dall’attuale sommità della torre centrale; la gola prosegue in direzione nord verso Codula Sisine, nella foto sono evidenti i due margini della gola, quello basaltico a strapiombo a destra e quello calcareo, meno acclive, a sinistra

Nuraghe Albu è raggiungibile tramite un breve e facile sentiero che si imbocca subito alle spalle del rifugio Cooperativa Goloritzè, posto quasi al ciglio dell’altopiano del Golgo al di la di Bacu Dolcolce; una bellissima e spettacolare scalinata permette la discesa al letto del Bacu e facilmente si risale la sponda opposta passando un cancelletto e seguendo il sentiero che in poche decine di metri arriva al Nuraghe.

Faccia litica di Bacu Dolcolce

Nel primo tratto che discende verso il letto del Bacu è anche possibile ammirare una maestosa opera naturale, la così detta Faccia litica ovvero un enorme blocco basaltico nel quale l’erosione ha selettivamente tafonato alcune parti così che da una certa prospettiva il blocco roccioso sembra perfettamente un’enorme volto o maschera somigliante ad un mamuthones; pochi metri ai piedi della Faccia litica troviamo un’altro elemento naturale di grande pregio, un inghiottitoio profondo 120 mt noto come Voragine del Golghetto.

Voragine del Golghetto
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