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Capo Malfatano, Teulada (Sulcis)

Capo Malfatano, la profonda insenatura di Porto Malfatano e sullo sfondo Capo Spartivento

Capo Malfatano si trova nella parte più meridionale del Sulcis, in territorio di Teulada, dove chiude a ovest la baia di Tuerredda formando col suo promontorio una profonda insenatura, un porto naturale (Porto Malfatano) frequentato fin dall’antichità, e uno stagno e zona umida di rilevante interesse naturalistico tanto da essere riconosciuta come Sito di Interesse Comunitario (SIC).

Capo Malfatano: a sinistra l’insenatura di Porto Malfatano dove è ben visibile la peschiera per l’allevamento ittico; a destra le scogliere occidentali formate dai metacalcari del Siluriano

Capo Malfatano ha una pianta vagamente a forma di corta spada tesa verso il mare ed è bordato da rudi scogliere alte decine di metri, molto frastagliate, composte da antiche formazioni rocciose (fra le più vecchie della Sardegna e d’Italia) che si distinguono in metarenarie e quarziti della Formazione delle Arenarie di San Vito del Cambro-Ordoviciano e metacalcari del Siluriano.
La morfologia del promontorio ricorda una rampa che culmina con l’altura dove, a 64 mt di quota, è posizionata la Torre aragonese che, oltre a sorvegliare il tratto di mare in connessione con le altre torri costiere, doveva presidiare direttamente lo strategico approdo; alcune piccole calette si aprono sia a est che a ovest del primo tratto prossimo alla costa e tutto il territorio è ricoperto dalla bassa macchia mediterranea arbustiva, in parte abbastanza degradata dal pascolo di numerose capre che vivono libere nel promontorio.

Capo Malfatano, a sinistra la caletta più ampia nella costa est del promontorio; a destra dettaglio su Capo Spartivento, Monte Sa Guardia Manna e gli Scogli Ferraglione
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