• Categorie

    • Archeologia
    • Civiltà nuragica
    • geologia
    • Itinerari
    • Luoghi
    • Luoghi panoramici
    • MTB
    • Opere dell'uomo
    • Paesaggi e natura
    • Trekking
    • Tutti
  • Cerca

  • Home
  • Articoli/Post
  • Cerca & trova luoghi
  • Archeologia
  • Geologia della Sardegna

Nuraghe Santa Cristina, Paulilatino (Guilcer)

Nuraghe Santa Cristina, del tipo mono-torre, è incluso nel Santuario nuragico di Santa Cristina

L’affascinante Nuraghe è sito al bordo meridionale dell’Altopiano di Campeda, in un fitto bosco di olivastri, dei quali alcuni secolari, che rende il contesto magico e suggestivo. E’ racchiuso nel più ampio Santuario di Santa Cristina che comprende l’omonima Chiesa campestre e Novenario (cumbessias o muristenes) e uno degli esempi più memorabili fra le architetture religioso-spirituali nuragiche, il Tempio a Pozzo di Santa Cristina.

Ubicato 370 mt a SO del Tempio a Pozzo, il Nuraghe Santa Cristina, secondo lo studio dei reperti rinvenuti durante gli scavi effettuati negli anni ’70, risalirebbe al Bronzo medio (1500-1200 AC).
Di tipologia mono-torre e forma tronco-conica è stato costruito utilizzando grossi blocchi sbozzati, ricavati dalle locali rocce basaltiche plio-pleistoceniche caratteristiche dell’Altopiano di Campeda, disposti alla base in filari meno ordinati ma via via verso l’alto essi diventano meglio sbozzati ed allineati; la struttura risulta in condizioni molto buone così che, sia esternamente che internamente, si può apprezzare in maniera precisa l’arte del posizionamento dei blocchi basaltici nella creazione e nello sviluppo degli spazi aperti (vuoti) in relazione alle strutture portanti (piene).

La torre ha un diametro di circa 13 mt ed un’altezza residua di 6 mt, contando che probabilmente era presente una qualche sovrastruttura sull’attuale terrazzo. Un piccolo ingresso rivolto a sud-est ne permette l’ingresso immettendo prima in un corto corridoio, nel quale sulla destra è ricavata una profonda nicchia e sulla sinistra la scala per il piano superiore, e quindi alla camera interna di 3,5 mt di diametro, con copertura a tholos integra e tre profonde nicchie disposte a croce rispetto all’ingresso.

Nuraghe Santa Cristina: a sinistra il corridoio d’ingresso e gli accessi alla scala e alla camera a tholos; al centro vista dalle scale verso il corridoio con la profonda nicchia; a destra, per quanto ahime un po’ sfuocata, l’interno della camera con due delle tre profonde nicchie

La scala che accede al livello superiore è ricavata nelle mura perimetrali tramite l’apertura di uno stretto vano a sezione ogivale, ottenuta tramite l’aggetto dei blocchi superiori; il terrazzo, attualmente piacevole punto panoramico sul bosco circostante, era probabilmente il pavimento della camera superiore, della quale rimangono in sede alcuni filari.

Nuraghe Santa Cristina, la stretta scala ogivale per il livello superiore dove si vede bene l’aggetto dei blocchi a formare la chiusura superiore a ogiva; nella foto a destra l’attuale terrazzo con i filari di quella che doveva essere la camera superiore

Pochi metri a nord-est del Nuraghe troviamo una bellissima costruzione che rispecchierebbe l’architettura dei primi esempi di Nuraghe, quelli a corridoio, con spesse mura aggettanti e copertura a piattabanda, per una lunghezza complessiva di circa 14 mt; secondo gli studi sarebbe invece una capanna eretta in tempi storici, probabilmente in epoca romana, utilizzando come lastre per la copertura i probabili ballatoi del Nuraghe (personalmente ne viste alcune molto simili nel Complesso nuragico di Tamuli, Macomer). Nella stessa area è collocata una capanna nuragica circolare e i primi filari di altre costruzioni non meglio identificate mentre, a poche decine di metri, si trova un’altro edificio simile a quello a corridoio ma mancante della copertura.

L’interessante capanna a corridoio, probabilmente eretta con tecnica simile in epoca romana
2023 © Copyright Fotosardegna.it