Monte Baranta è l’estremità sud occidentale dell’ampio tavolato vulcanico subito ad est di Olmedo (SS) e pochi km a nord ovest di Alghero, nella Nurra. Su questa altura, a circa 120 mt di quota, è stato fondato uno degli insediamenti prenuragici più rilevanti ed affascinanti dell’Isola, portato alla luce grazie a scavi effettuati una cinquantina di anni fa.
Il sito archeologico di Monte Baranta è facilmente raggiungibile imboccando la strada comunale a circa 1 km dal paese di Olmedo (provenendo da Alghero), dopo 1.400 mt, passati gli edifici del Consorzio Bonifica della Nurra, una piccola sterrata in salita sulla destra porta ad uno spiazzo dove è possibile lasciare l’auto; si intraprendere quindi il sentiero alla sinistra del grande cancello e che in poco più di 700 mt raggiunge il limite nord occidentale del sito prenuragico.
L’insediamento risale a più di 4.000 anni fa, nel periodo storico-culturale sardo conosciuto come Cultura di Monte Claro (Età del Rame) e riveste grande importanza per la varietà e maestosità dei reperti architettonici che rendono l’idea del grado di sviluppo delle genti che li hanno ideati e realizzati.
Il posizionamento del sito sul bordo del grande tavolato, in vista dalla costa di Alghero fino alla valle del Lago Cuga (all’epoca non esistente, essendo un bacino artificiale), ne determina l’importanza come riferimento per un vasto territorio.
Il sentiero giunge nell’area settentrionale dell’insediamento che si mostra come un grande spiazzo delimitato dalla vegetazione (olivastri) e cosparso di blocchi trachitici di varie dimensioni senza apparente disposizione predeterminata; subito intravediamo davanti a noi una parte della imponente Muraglia megalitica il cui bordo settentrionale è giusto davanti a noi.
La Muraglia megalitica, in ottimo stato di conservazione, è l’elemento di maggior rilievo del sito per tipologia, ragguardevole dimensione, complessità architettonica, precisione e cura nella disposizione dei grandi blocchi trachitici dai quali è costituita.
E’ lunga un centinaio di metri per una profondità massima di 5 mt ed un’altezza massima attuale di 2,5 mt, ma è probabile che un tempo fosse più alta sia perchè sono visibili dei crolli sia perchè probabilmente vi erano addossate delle sovrastrutture lignee.
All’estremità nord della Muraglia è stata ricavata l’unica apertura che permetteva l’accesso alla probabile area del villaggio; l’ingresso era a suo tempo provvisto di architrave ed il corridoio di una copertura a piattabanda.
Il paramento murario interno, quello rivolto verso il villaggio, è costituito maggiormente da blocchi più piccoli e ordinati rispetto al paramento esterno dove sono utilizzati per lo più blocchi di grandi dimensioni; la parte fra i paramenti sembra, almeno nella parte superiore, riempita con ciottolame di varia pezzatura senza un ordine preciso.
L’area del villaggio, racchiusa fra la Muraglia ed il bordo a dirupo del tavolato, è disseminata di blocchi trachitici alcuni dei quali ancora in posizione come primo filare di quelle che erano capanne a pianta quadrangolare e ampiezze diverse
Lo spazio esterno alla Muraglia, ad ovest di questa, è conosciuta come Area sacra e si presenta, come abbiamo detto all’inizio, come un vasto campo disseminato anch’esso di grossi blocchi rocciosi apparentemente non ordinati; si rinviene invece la pianta di un grande circolo megalitico con circa 80 blocchi conficcati nel terreno (ortostati) ma sopratutto vi è un’area pavimentata con grandi blocchi piatti e con alcuni menhir abbozzati e non completati fra i quali però ne spicca uno di 4 mt circa di lunghezza che dubitativamente è stato mai eretto.
Nella parte più meridionale del sito archeologico, non direttamente visibile dalle aree precedenti perchè nascosto dalla vegetazione ed in posizione leggermente meno elevata, troviamo lo splendido recinto-torre megalitico, conosciuto (anteriormente agli scavi e come indicato sulla mappa IGM) col nome di Nuraghe Su Casteddu
Questa bellissima, imponente costruzione è stata eretta, così come la muraglia megalitica, con grossi massi trachitici sbozzati e ben assemblati fra loro, anche tramite l’inserimento di zeppette incastrate negli spazi fra i blocchi; il grande recinto ha una pianta a semicerchio con sviluppo del muro megalitico fra sud e nord est mentre a sud est la struttura è aperta e si affaccia direttamente sul dirupo e la vallata sottostante.
L’altezza del recinto-torre oggi raggiunge un massimo di 3,5 mt ma si suppone che originariamente fosse maggiore anche per il posizionamento di eventuali sovrastrutture in legno; lo spessore delle mura varia fra i 4 e i 6 mt e sono stati ricavati due corridoi con copertura a piattabanda con ingressi, provvisti di grande architrave, a N e a O del paramento murario; l’area racchiusa fra le mura e il dirupo ha una superficie di circa 400 mq e risulta parzialmente pavimentata con grossi lastroni preesistenti ed altri posizionati ad hoc.