La Sardegna è ricca di posti particolari e suggestivi, siano essi di origine naturale, come nella maggior parte dei casi, o opera dell’uomo. Il piccolo borgo di San Salvatore, nel Sinis e in territorio di Cabras, è fra questi luoghi.
Il pittoresco, piccolo gruppo di casette si sviluppa attorno all’omonima chiesetta campestre, eretta nel medioevo sopra un santuario nuragico dedito al culto delle acque, e ad un grande spiazzo (Pratza de Sa Festa); le piccole costruzioni corrispondono alle tipiche cumbessias, spartane abitazioni degli abitanti del paese e dei dintorni che venivano vissute in occasione dei festeggiamenti del Santo, quando si celebra la famosa “Corsa degli Scalzi” ovvero il trasporto della statua del Santo da parte dei fedeli a piedi nudi da Cabras alla chiesetta del piccolo borgo.
Il fascino di San Salvatore è il permanere in un tempo indefinito, nessuna necessità di modernità sembrano averlo interessato da decenni e più; questo risulta evidente passeggiando lungo le strette viuzze sterrate, ai lati la successione di casette disabitate ma non diroccate o trascurate, anzi ricche di particolari colorati o dettagli di una porta o di una finestra.
In varie occasioni, per le caratteristiche appena dette, San Savatore è stato utilizzato come set cinematografico per riprese di scene western.
San Salvatore è certamente una tappa immancabile quando si passa da queste parti, essendo a brevissima distanza da posti bellissimi come le spiagge di Is Arutas e Mari Ermi o le rovine di Tharros.