Siamo nell’Iglesiente ed in particolare nell’estremità meridionale del territorio di Buggerru, lungo un tratto di costa selvaggia dove ai paesaggi spettacolari si unisce la forte storia mineraria che con le sue strutture ha segnato questi territori più che altrove ma che ora, a distanza di decenni dalla fine delle attività estrattive, si sta via via integrando nel paesaggio in un connubio speciale fra natura e archeologia industriale.
E’ in questo contesto che si inserisce Cala Domestica, un gioiello naturalistico che rimane scolpito nella vista quando si ha l’occasione di visitarla; una profonda insenatura che si incunea nella costa frastagliata, lunga circa 450 mt e larga 100/150 mt, delimitata da ripide pareti calcareo-dolomitiche alte fino a 40 metri e un mare di un turchese brillante dovute alle sabbie chiare del disfacimento delle scogliere; al termine dell’insenatura, una bella spiaggia di sabbia giallo-ocra larga un centinaio di metri è orlata da un sistema di dune che si espande verso la valle retrostante per quasi 300 mt, risalendo gli avvallamenti delle alture circostanti. Sulla cima tabulare della scogliera meridionale c’è la bella torre aragonese del XVII secolo, raggiungibile tramite un sentierino che parte dalla spiaggia e la raggiunge in breve.
Se Cala Domestica è già un paradiso dopo questa breve descrizione, diventa ancora più unica quando si scopre quello che inizialmente è nascosto alla vista dalla spiaggia, una spettacolare caletta di sabbia incuneata tra le scogliere del lato nord dell’insenatura principale, allo sbocco della stretta e sinuosa gola del Riu di Domestica che drena le acque di una parte dell’altopiano costiero di Pranu Sartu e del versante occidentale di Monte Palma; la si raggiunge a piedi portandosi verso gli scogli dell’estremità nord della spiaggia principale e quindi percorrendo un breve camminamento sulla scogliera fino ad un piccolo e corto tunnel artificiale, scavato dai minatori, all’uscita del quale raggiungiamo la favolosa spiaggetta racchiusa fra il mare e le alte pareti rocciose.
L’appena accennata opera dei minatori che hanno scavato il tunnel per la caletta non è casuale; Cala Domestica era utilizzata come luogo di stoccaggio del materiale minerario proveniente dalle miniere dell’entroterra, in particolar modo quelle di Acquaresi e Malacalzetta, tramite una piccola ferrovia che bordeggia la valle e conferiva il carico presso alcuni magazzini dei quali si ritrovano i ruderi nel lato sud della spiaggia; da qui il materiale era trasportato con carrelli oltre il tunnel fino alla caletta dove era stato realizzato un molo sulla scogliera (sono ancora visibili i ruderi dell’infrastruttura) l’imbarco su barconi che a loro volta lo convogliavano verso il porto di Carloforte.
Come accennato all’inizio, Cala Domestica è inserita in un territorio ricchissimo di luoghi suggestivi, sulla costa e nell’entroterra; da qui passa il bellissimo sentiero delle Miniere nel Blu (da Piscinas a Nebida) e una moltitudine di strade e sentieri risalenti ai tempi delle miniere, oltre quelli pastorali, permettono escursioni nell’interno attraversando foreste e canyon alla scoperta dei molti insediamenti minerari, luoghi storici molto affascinanti.
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