Gairo Vecchio è un piccolo paese abbandonato dell’Ogliastra, sito sulla sponda sinistra della Valle del Pardu ai piedi del massiccio di Punta Tricoli, abbandonato tra il 1951 e gli inizi del 1960 a causa di grandi smottamenti seguiti ad alluvioni che, in realtà, affliggevano da tempo il territorio.
Gli abitanti si spostarono in tre diverse località fondando le cittadine di Gairo Sant’Elena (sorto un centinaio di metri a monte del vecchio insediamento), Gairo Taquisara (dall’altra parte della valle del Pardu, incastonato fra maestosi tacchi) e Gairo Cardedu, in prossimità della costa e diventato poi un Comune a parte con nome di Cardedu.
Gairo Vecchio, come spesso accade per luoghi abbandonati ma non degradati, suscita un grande fascino; indubbiamente la cornice paesaggistica è di grande effetto, affacciandosi sulla amena Valle del Pardu sul versante opposto della quale troneggiano maestosi i grandi Tacchi, con altezze fin quasi 1.000 mt; le abitazioni, realizzate con blocchi di scisto e molte di 2 o 3 piani, sono state costruite sulle coste scoscese della montagna con un grande sviluppo verticale, così che le stradine che le collegano sono abbastanza ripide.
Non avendo subìto alcun tipo di manutenzione o ammodernamento da quando fu abbandonato, il paese conserva e rispecchia la vecchia concezione di piccole strade e viottoli, non essendo l’auto una presenza contemplata; non passano inoltre inosservati i colori vivaci di molte facciate e degli interni delle case, dove spesso dimorano grandi alberi di fico, e la cura di particolari come finestre e portoni che suggeriscono quanto ameno dovesse essere il piccolo borgo quando ancora era abitato.
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