Questo itinerario è molto bello per due motivi:
Buona parte su strade divertenti da fare in moto.
Molto panoramico, da godersi tranquillamente in moto come in macchina, con varie soste.
E’ lungo 34 chilometri circa (da/ad Alghero) ed il tempo di percorrenza è estremamente vario a seconda dello stile con cui lo si vuole percorrere e il tempo che gli si vuole dedicare. La caratteristica principale è quella di svolgersi per lunghi tratti in vista del mare, se non proprio a fianco, a quote che vanno dai pochi metri ai 500. La vista quindi spazia variamente su tutta la rada di Alghero, tra Capo Caccia, a nord, e Capo Marrargiu, a sud.

Vista di Alghero, Capo Caccia e i monti della Nurra, a metà strada sulla SS292 prima di Scala Piccada.

La SS292 è una strada molto curvosa, per questo è molto bella da fare in moto; tutto questo primo tratto fino a Villanova Monteleone attraversa boschi e vallate.
La partenza è l’inizio della Strada Statale SS292 Nord Occidentale Sarda, a sud est di Alghero. Tutto il primo tratto è dedicato alla salita in quota degli altopiani di Villanova Monteleone e già dopo pochi chilometri abbiamo numerosi punti panoramici da cui dominare la zona di Alghero fino a Capo Caccia e tutti i monti della Nurra verso nord; si arriva quindi alla particolare Casa Cantoniera di Scala Piccada (km 9, a 355 mt slm) e proseguiamo fino al km 12, quando dopo 4/500 mt imbocchiamo a destra una “anonima” stradina asfaltata perpendicolare a noi e leggermente in salita.

Uno dei tornanti prima di Scala Piccada, come sfondo sempre tanto mare.

Strada per Ena Tunda; i primi 3/400 metri attraversano un bel pianoro erboso.
La strada non ha nessun cartello d’informazione/località e quindi vedendola dalla statale non ci si aspetterebbe che porti chissà dove. Certo con un po’ di orientamento abbiamo in mente dove ci troviamo (a un paio di chilometri linea d’aria dal mare) ma la stradina in se, scavalcando una collinetta che cela quello che sta dietro, non lascia intendere dove conduca. Io stesso l’ho scoperta per caso quando ho letto di un punto panoramico e vedetta antincendio in località Ena Tunda e volevo capire come ci si arrivasse. Comodamente!

Strada per Ena Tunda. A sinistra Punta Poglina e sullo sfondo l’onnipresente Capo Caccia, Punta Giglio e Monte Timidone.

Ena Tunda. Vedetta antincendio e punto panoramico a 494 mt. slm..
Imbocchiamo la stradina e dalla sommità della collinetta ci troviamo ad attraversare un bel pianoro tra i prati, qualche rado cespuglio e in fondo l’orizzonte del mare. Dopo poche centinaia di metri siamo paralleli alla costa, prossimi al ciglio dell’altopiano e il panorama si fa molto interessante; siamo sopra i 400 metri e saliremo di un altro centinaio di metri fino a una curva a gomito svoltata la quale siamo a Punta Ena Tunda, 494 mt. slm; vediamo il casotto della vedetta antincendio ed il piccolo recinto del punto panoramico. La vista è eccezionale e sebbene a livello di ampiezza anche dalla sottostante SP105 si veda gran parte della Rada di Alghero, qui siamo qualche centinaio di metri sopra e lo scenario è ancora più vasto e profondo. L’orizzonte del mare è davvero imponente quando lo si osserva dall’alto; sotto di noi l’altopiano scende molto ripidamente, praticamente verticale per 350 metri e stretto fra due spalle rocciose, Ena Tunda appunto e Saltu ‘e Pedra. Tra una foltissima e variegata vegetazione mediterranea perlopiù a cespugli spiccano rocce squadrate e modellate nel tempo. E’ un posto maestoso e tranquillo, uno dei punti panoramici sicuramente più belli della costa (almeno fra i facilmente raggiungibili).

Vista da Ena Tunda. Panoramica (leggermente distorta, clicca per ingrandire) di tutta la Rada di Alghero da Capo Marrargiu a sud (sinistra foto) e Capo Caccia a nord (destra); centro foto a sinistra, 80 metri più in basso, notiamo la spalla montuosa di Saltu ‘e Pedra, uno dei caratteristici ed enormi terrazzamenti lungo i ripidi crinali che caratterizzano il tratto di costa.

Il contesto naturalistico di quest’area è molto vario, prati o boschetti di macchia mediterranea si alternano di continuo.
Lasciamo il motivo principale del nostro passaggio qui e proseguiamo sulla nostra stradina fra boschetti di piante basse, sempre nei pressi del bordo dell’altopiano; in breve arriviamo ad incrociare una strada asfaltata più grande che è la strada di collegamento fra la SS292 (che abbiamo lasciato dopo il primo tratto) e la SP105 litoranea Alghero-Bosa. La imbocchiamo verso destra e iniziamo a scendere dall’altopiano che abbiamo appena attraversato; è un tratto di strada bellissima, spalle la montagna e vista verso il mare, tantissime curve e punti panoramici incorniciati da rocce squadrate e scenografiche.

Strada di collegamento SS292 con SP105. Scende rapidamente verso la costa con tantissime curve e punti panoramici sul mare.

La strada verso la SP105 si sviluppa far ripide vallate, tornanti e curve.

Saltu de s’Abba, la montagna scende rocciosa verso la costa.
Discesi dall’altopiano ci congiungiamo con la SP105, litoranea tra Alghero e Bosa, una delle più belle strade sarde di cui ho scitto un post qui. Siamo notevolmente più bassi di poco fa ma comunque alti abbastanza da godere di ampi sprazzi di costa e di mare. Solo natura, blu, marrone e verde, un’esplosione di colori in tutte le stagioni. In breve tempo siamo nuovamente ad Alghero, abbiamo visto una fetta di territorio notevolmente bello che ci ha dato possibilità di guardare fino a molto lontano quando siamo stati a Ena Tunda, in compagnia del mare, sempre presente.

La litoranea SP105 Alghero-Bosa, degna conclusione di un itinerario all’insegna degli sguardi sul blu.
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