Punta Giglio è una delle mete escursionistiche più note dell’Algherese, un’estesa area boschiva che si protende nel mare fra la rada di Alghero e la profonda insenatura di Porto Conte, inclusa nel Parco Regionale di Porto Conte. Numerosi sono i sentieri praticabili fra costa ed entroterra sia a piedi che in MTB, immersi in un bellissimo e intricato bosco di macchia mediterranea dai quali si aprono scorci mozzafiato sulla Baia di Porto Conte, Capo Caccia e la Rada di Alghero.
L’anello
– Parte 1 dall’ingresso del Parco a Punta Giglio: 3,5 km circa
– Parte 2 da Punta Giglio a Porto Agra: 4,3 km circa
– Parte 3 da Porto Agra ritorno all’ingresso del Parco via Maristella: 3,5 km circa (non descritta)
Difficoltà: turistica fino a Punta Giglio; mediamente esperti da Punta Giglio a Porto Agra
Parte 1 ingresso Parco a Punta Giglio
La prima parte dell’itinerario si svolge su carrareccia di buona larghezza e con un fondo in terra e pietrame ben tenuto dalla Forestale; fatta eccezione per la prima rampa in salita, successivamente si procede in penepiano o con leggeri dislivelli fino a Punta Giglio.
Dopo circa 400 mt (terminata la salita iniziale) troviamo la deviazione verso destra per la variante bassa lungo la costa, verso la località La Bramassa, che si ricongiunge dopo 2,4 km alla pista principale, 400 mt prima di P.ta Giglio.
Tralasciata la deviazione si prosegue immersi nella bellissima, fitta pineta (Pinus halapensis) corredata dalla tipica macchia mediterranea arbustiva tra cui spicca numerosissima la Palma nana (Chamaerops humilis); spesso fra le intricate fronde si aprono vedute bellissime su Porto Conte e in generale il blu del mare è lo sfondo sempre presente fra gli alberi.
Dopo 1.300 mt dall’ingresso del Parco passiamo la deviazione a sinistra per Monte Rudedu, l’altura più elevata del comprensorio, e dopo altri 850 mt circa giungiamo a una piccola radura dove a sinistra una deviazione (segnata) ci permetterà, tornando da Punta Giglio, di proseguire l’itinerario che ci condurrà in direzione di Porto Agra (parte 2).
Ancora qualche centinaio di metri e la pineta inizia a diradare e il ginepro (Juniperus phoenicea) diventa dominante, creando fitti boschetti fino al ciglio delle falesie; improvvisamente la vista si apre spettacolare su Capo Caccia e dopo un’ampia curva verso sinistra siamo sul rettilineo finale, in vista della bianchissima falesia di Punta Giglio; percorrendo quest’ultimo tratto, sulla sinistra, notiamo una piccola costruzione quadrata in muratura, alta circa 2 metri, che cinge l’ingresso della voragine carsica di Su Dasterru, profonda una quindicina di metri ed in comunicazione con un’altro ingresso posizionato poco più a sud, tra la vegetazione.
In breve varchiamo l’ingresso dell’area di Punta Giglio, dove dal 2021 la vecchia caserma della II GM (qui sotto le foto di com’era prima) è diventata un ristorante/bar e foresteria e tutta la sentieristica dell’area è stata riordinata e sistemata; possiamo arrivare fino al belvedere all’estremità di P.ta Giglio e ammirare lo scenario ampissimo fra Capo Marrargiu, la rada di Alghero, Porto Conte e Capo Caccia; sulle roccette intorno a noi notiamo le piccole strutture delle fortificazioni e batterie della II GM, ora ristrutturate.
Parte 2 Punta Giglio a Porto Agra
Riprendiamo la pista principale tornando indietro fino alla radura vista in precedenza, dalla quale parte il sentiero (ora sulla destra) fino a Porto Agra. Sempre nella fitta boscaglia, dalla carrareccia si passa ad un sentiero più stretto, sempre di larghezza adeguata almeno nel primo tratto, ma il fondo è molto più ciottoloso, sconnesso e specialmente fuori stagione il tracciato può essere intralciato da rami più o meno spessi, per cui l’attenzione deve eventualmente rimanere alta.
Ai primi 300/400 mt in penepiano seguono 6/700 metri in salita fino alla selletta fra Monte Rudedu e Punta de Rumani, ai quali segue un bel discesone su fondo molto pietroso e sconnesso, tecnico ma fattibile, e poi un bellissimo, veloce single track fra gli alberi fino alla deviazione per Porto Agra (tenere la sinistra a metà percorso quando a destra un cartello manda per Porto Agra). Finiamo il tratto nel bosco immettendoci in una pista che imboccata verso destra raggiunge in breve la bellissima insenatura di Porto Agra.
Per chiudere l’anello con ritorno all’ingresso del Parco, si percorre tutta la pista in direzione nord-ovest fino a immettersi nella stradina asfaltata da imboccare verso sinistra, si passano le case in località Maristella fino ad immettersi sulla SS127bis, quindi ancora a sinistra fino a tornare all’ingresso del Parco.
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